Spopola, in questi giorni e in queste settimane, il tema del lavoro in nero, drammaticamente riportato in auge anche dai padri degli esponenti politici più importanti nel nostro paese: da Renzi a Di Maio Senior, finendo al padre di Alessandro Di Battista e alla sua intervista alle Iene che ha indignato mezzo Paese. Ma quali sono stati, a fine 2018, i numeri del lavoro in nero in Italia?
Parliamo di 3.263.000 lavoratori che hanno visto un costo medio orario scendere da 16 a otto euro, secondo le denunce di Alleanza Cooperative Italiane. L’evasione tributaria e contributiva sfiora i 110 miliardi, l’1/20 del nostro debito pubblico. Fra le voci più rilevanti dell’evasione ci sono l’Iva 35,3 miliardi di euro, il mancato gettito dell’Irpef derivante da lavoro e impresa, pari a 37,6 miliardi, mentre la sola Irap fa registrare una mancata contribuzione di 7,6 miliardi. Il mancato versamento dei contributi, invece, risulta pari a 2,6 miliardi per il lavoratore dipendente e a 8,5 per il datore di lavoro.
Intervenendo alla I edizione della Biennale della Cooperazione in svolgimento a Bologna, il Presidente Maurizio Cardini e i copresidenti Mauro Lusetti e Brenno Begani hanno prontamente chiesto al Parlamento di ripristinare le sanzioni penali relative all’appalto illecito di manodopera, per la difesa della liquidazione coatta amministrativa. Nella scorsa legislatura, infatti, entrambe le misure sono state messe da parte, il che è risultato inaccettabile: chi compie gravi illeciti lavorativi deve essere punito in nome di una giustizia che meritano i lavoratori ma l’illecito, allo stesso tempo, taglia fuori gli stessi, onesti, droga l’economia, avvantaggia i delinquenti.
Sono 3,3 i milioni di lavoratori sfruttati dalle false imprese, ai quali si aggiungo i 100.000 vessati nelle false coop. L’impegno dell’Alleanza delle Cooperative Italiane si colloca in contrasto con l’illegalità, a fianco delle istituzioni. Insomma, una lotta annunciata alle false cooperative che nascono per raggirare le norme a tutela del lavoro e dei lavoratori. Contro lo sfruttamento. L’Alleanza Cooperative ha chiesto, inoltre, l’istituzione di un Organismo unico di regolazione e di governo dell’attività di vigilanza con la collaborazione tra tutti i soggetti.
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