Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) stanno trasformando il mondo del lavoro attraverso la creazione di nuove opportunità ed una maggiore innovazione, inclusione e globalizzazione dei mercati lavorativi. Un documento della Banca Mondiale illustra in che modo le scelte politiche possono contribuire ad ottimizzare l’impatto positivo dell’ITC in ambito lavorativo.
L’impatto positivo delle TIC si sta riflettendo soprattutto in ambito occupazionale. Secondo il documento della Banca mondiale dal titolo “Connecting to Work: How Information and Communication Technologies Could Help Expand Employment Opportunities” sono tre le tendenze principali che stanno guidando questo cambiamento:
Maggiore connettività: in più di 120 paesi del mondo il tasso di penetrazione del mercato dei telefoni cellulari è dell’80%
Digitalizzazione del lavoro (possibilità di lavorare a distanza e outsourcing): attualmente il telelavoro e l’outsourcing si sono convertiti in prassi aziendali a livello mondiale.
Globalizzazione delle competenze: l’India e le Filippine sono diventate i principali centri di outsourcing grazie alla conoscenza della lingua inglese da parte della loro forza lavoro, e altri paesi si stanno orientando verso questo settore per garantirsi una maggior crescita futura.
“L’ ICT sta influenzando l’occupazione sia perché è un settore che crea posti di lavoro sia perché rappresenta uno strumento che consente ai lavoratori di accedere a nuove forme di lavoro, innovative e più flessibili“, ha affermato Chris Vein, direttore di World Bank Innovation for ICT Development. E aggiunge: “l opportunità di lavoro emergenti rese possibili dall’ ITC sono importanti perché i paesi di tutto il mondo, basandosi su di esse, cercano di creare nuovi e migliori posti di lavoro, e ciò ha implicazioni economiche e sociali positive sia per i lavoratori che per la società”.
Queste tecnologie offrono nuovi modi per aiutare a combattere la disoccupazione soprattutto a livello globale. Consideriamo ad esempio il settore delle app per i telefoni cellulari: una società che fornisce un’applicazione digitale per il sito online di Apple, viene visitato da più di 500 milioni di titolari di account per tali servizi.
L’ICT “connette” le persone alle varie occupazioni. I mercati lavorativi online aiutano circa 12 milioni di persone a trovare lavoro mettendole a contatto con i datori di lavoro di tutto il mondo. Babajob in India, Duma e M-Kazi in Kenya e Souktel in Medio Oriente e Nord Africa sono esempi di servizi di ricerca del lavoro che ricorrono a strumenti mobili e web-based. Ciò fa sì che il mercato del lavoro sia più inclusivo. Ad esempio, Souktel è rivolto a comunità con reddito basso.
L’ITC rende possibile la creazione di opportunità occupazionali più flessibili
Il reclutamento online ricorre all’ITC per aumentare l’accesso alle opportunità di lavoro in tutto il mondo, soprattutto in riferimento ai piccoli datori di lavoro. Tra i servizi più popolari troviamo oDesk e Elance. Nel 2012, hanno pubblicato circa 2,5 milioni annunci di posti di lavoro, che vanno dal semplice editing al servizio di attenzione al cliente fino allo sviluppo di software informatici.
Le piattaforme “Micro Work” come CloudFactory, MobileWorks o Samasource dividono i “macro-lavori” in tante piccole attività specifiche come inserimento e verifica di dati, lavori di grafica e design, per distribuirli ai lavoratori in posti remoti. Gli analisti suggeriscono che, allo stato attuale, la dimensione del mercato è di circa US $ 1.000 milioni e potrebbe crescere fino a 5.000 milioni di $ entro la fine del 2018.
Il settore ICT genera opportunità, ma impone anche nuove sfide ai lavoratori e ai datori di lavoro. Molti posti di lavoro relazionati al settore sono temporanei o svolti su base contrattuale, e ciò non consente ai lavoratori di usufruire degli ammortizzatori sociali, come l’assicurazione sanitaria o la pensione. Tuttavia, soprattutto per i giovani, rappresenta una grande opportunità, una strada da percorrere verso l’occupazione di ruoli più importanti, e inoltre forniscono loro un reddito supplementare.
“I potenziali benefici del lavoro derivanti dall’’ITC non sono scevri di rischi e sfide, ma l’impatto di queste tecnologie sull’occupazione sono inevitabili e potranno beneficiare studenti, lavoratori, imprese e Governi a patto che siano preparati per queste nuove tipologie di lavoro“, spiega Siddhartha Raja, specialista in ICT Policy presso la Banca Mondiale e autrice principale del documento menzionato.
Per massimizzare l’impatto positivo dell’ ITC sull’occupazione, il documento riferisce che i responsabili della formulazione delle varie politiche devono considerare cinque sistemi di supporto, combinandoli ed adattandoli al contesto di ciascun paese:
- Sistemi di capitale umano: una forza lavoro con adeguate competenze tecniche, consapevolezza e capacità interpersonali che rappresentano un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro.
- Sistemi infrastrutturali: capaci di sostenere l’innovazione e appoggiare l’impiego della tecnologia da parte delle piccole e medie imprese.
- Sistemi sociali: reti di fiducia e di riconoscimento dei lavoratori e dei datori di lavoro, ammortizzatori sociali e misure per ridurre al minimo i possibili esiti occupazionali negativi dei posti di lavoro creati dall’ ITC.
- Sistemi finanziari: sistemi efficienti e responsabili capaci di garantire la puntualità dei pagamenti e l’accesso ai finanziamenti per sostenere l’innovazione e l’imprenditorialità.
- Sistemi di regolamentazione: un ambiente favorevole capace di creare opportunità di lavoro e aumentare la flessibilità del mercato e, allo stesso tempo, proteggere i diritti dei lavoratori.
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